Denti inclusi e cisti

I denti del giudizio, detti anche terzi molari, sono gli ultimi denti a comparire in bocca. Ciò si verifica generalmente tra i 17 e i 25 anni, “l’età della giudizio “.

Un dente diventa incluso quando, per mancanza  di spazio nell’arcata dentaria,  la sua eruzione sono impedite dalla gengiva sovrastante, dall’osso o dalla presenza di un altro dente.

I denti inclusi possono causare dolore, andando incontro ad infezione, e determinare danni ai denti e/o alle strutture adiacenti o addirittura dare origine a cisti della mandibola. Nessuno può prevedere quando un dente incluso determina complicanze, ma il loro manifestarsi può essere molto più doloroso e con l’aumentare dell’età e quindi più complessa potrà essere la terapia chirurgica.

Si stima che circa l’85% dei pazienti compresi tra i 16 e i 20 anni presentano i denti del giudizio e quindi sarà molto probabile che un certo numero di questi pazienti potranno avere problemi in relazione ai loro denti del giudizio.

Non esiste una regola universalmente accettata se estrarre o meno i denti del giudizio asintomatici, né da una revisione della letteratura scientifica internazionale è possibile ottenere percentuali o indicazioni valide, tuttavia, è opinione e atteggiamento comune dei chirurghi maxillo-facciali italiani ed internazionali proporre la rimozione precoce dei denti del giudizio al fine di prevenire tutti i problemi connessi alle complicanze dei denti del giudizio inclusi ed avere così un processo di guarigione più veloce e indolore. Inoltre, anche le complicanze intra e post-operatorie aumentano progressivamente con l’aumentare dell’età.

Naturalmente riguardo ai denti del giudizio che presentano e causano sintomi fastidiosi al paziente è sempre opportuno rimuoverli onde prevenire problemi più importanti.
La difficoltà con cui un dente incluso può essere rimosso dipende da diversi fattori, compresa la posizione del dente e delle relative radici, l’età del paziente, i rapporti con le strutture nervose vicine.
L’estrazione  dei denti inclusi può essere eseguita ambulatorialmente in anestesia locale, in sedazione endovenosa o, in casi particolari, in anestesia generale.

A seguito di intervento chirurgico, si possono verificare fastidi e gonfiore più o meno evidenti in relazione anche all’entità dell’intervento chirurgico subito, che fanno normalmente parte dei comuni processi di guarigione.

Benefici di una rimozione precoce dei denti del giudizio:
•    Le radici del dente non sono ancora completamente formate;
•    Ci sono meno possibilità di arrecare danno ai nervi e alle strutture anatomiche adiacenti;
•    Vi sono meno rischi chirurgici;
•    La guarigione sarà più veloce e completa.

Domande Frequenti

Quando è necessario rimuovere i denti del giudizio?

Si pone indicazione alla rimozione di uno o più denti del giudizio nei casi in cui si presentino segni e sintomi come dolore alla mascella o alla mandibola, infiammazioni ed infezioni della zona e se causa danni ai denti vicini o affollamento dentario.

Come si rimuovono i denti del giudizio?

L’intervento viene eseguito generalmente in anestesia locale e dura in media 20 minuti. È una procedura semplice e indolore e il paziente può riprendere le normali attività a poche ore dall’intervento. Dopo l’estrazione di un dente del giudizio, nella fase post-operatoria si può presentare gonfiore ed infiammazione nella regione che si risolvono dopo un paio di giorni. Si consiglia comunque trattamento con antidolorifici ed accurata igiene orale.

Qual è l'età migliore per rimuovere i denti del giudizio?

Generalmente si raccomanda l’avulsione dei denti del giudizio tra i 18 e i 25 anni in quanto le radici non sono ancora sviluppate completamente e non siano entrate in contatto con il canale mandibolare. Inoltre, nel paziente giovane, la guarigione sarà più rapida e le complicanze minori rispetto a un paziente più anziano.